Il drammatico delitto della ex miss ad opera del marito che ha ucciso e fatto a pezzi la donna togliendole poi l’utero.
Il terribile caso della ex miss Kristina Joksimovic torna ad essere argomento di discussione tra le notizie di cronaca. Infatti, il marito è finito a processo per l’uccisione della donna, assassinata e fatta a pezzi e successivamente decapitata oltre che privata del proprio utero. L’uomo l’aveva persino smembrata e messa all’interno di un frullatore.

Uccisa e fatta a pezzi: il caso di Kristina Joksimovic
Ormai diversi mesi fa aveva destato sgomento il triste omicidio di Kristina Joksimovic, l’ex miss, che era stata uccisa e fatta a pezzi dal marito e inserita in un frullatore. La vittima aveva subito atti osceni e tremendi, compresa l’asportazione dell’utero e la decapitazione. Sulla base dei risultati dell’indagine penale, la Procura ha supposto che l’imputato abbia ucciso la moglie strangolandola nella casa in cui vivevano con i due bambini piccoli, e successivamente abbiamo deciso di sezionare il cadavere con cura per ore cercando di far sparire i pezzi in un grosso frullatore avvalendosi anche di una soluzione chimica.
Secondo quanto emerso dall’autopsia, l’uomo, prima di smembrare la donna, le aveva rotto le articolazioni e adottato una “rimozione attenta” dell’utero prima di decapitarla. Tutte queste azioni sarebbero state volutamente svolte al fine di tentare di occultare il cadavere.
Le conseguenze per l’uomo dopo le indagini
A seguito della scoperta del corpo della povera vittima, l’uomo aveva inizialmente affermato di aver trovato la moglie morta sulle scale della casa di famiglia, ma in seguito ha raccontato di averla strangolata per difendersi da una presunta aggressione con il coltello e di averla fatta a pezzi per paura. Stando alle indagini, però, gli inquirenti non hanno creduto alla sua versione, sottolineando un vero e proprio “piano” studiato. Il 43enne già arrestato e in carcere dovrà ora rispondere di ogni accusa a processo.